lunedì 21 marzo 2022

 CHIARA CLARA - 12/02/2022


Scivoli via tra le dita come sabbia,
non posso trattenerti per quanto io ci provi.

Esisti nei miei pensieri, nei miei sogni
indelebile e immutabile come eri allora.

Canti in perfetta solitudine
con qualcuno che tu sola puoi vedere.

La tua notte insonne è anche la mia, mentre ti inseguo,
e mi turbi e affondo in mille dubbi.

Mi scivoli tra le dita e non ho il potere di trattenerti.
È l’effimero desiderio di una stella cadente.

Il mio nome è un suono estraneo
come pure le linee del mio viso ti appaiono confuse.

Se la tua memoria vacilla, nella mia conserverò i tuoi ricordi
assieme alla tua dignità.

Il tuo segno l’hai lasciato nei gesti delle mie mani,
nei miei tratti,
nelle ansie e nelle cose buffe.

Te ne sei andata in silenzio, con un piccolo soffio,
ma il tuo è un segno che nessuna pioggia,
nessuna goccia,
nessuna lacrima cancellerà.



lunedì 15 novembre 2021

 15/11/2021

 Riprendo velocemente  il filo del precedente post assicurando che le ferie estive sono andate bene. Cavalli, vacche e agriturismo top! é successa questa cosa strana di sentirsi stranamente a proprio agio fin da subito... praticamente a casa... quasi fossimo arrivati in una sorta di bolla spazio tempo da cui non siamo mai andati via veramente...

Detto questo siamo tornati per lo stage di metà ottobre di monta da lavoro, regalato a Fulvio per il suo compleanno ed andato davvero molto bene! Francamente non pensavo di farcela fisicamente, dato che abbiamo trascorso in sella circa 5 ore di media al giorno. Ho avuto un momento di sconforto il venerdì sera perché ero completamente distrutta. Al momento di alzarsi da tavola dopo cena, letteralmente, non mi reggevano più le gambe! Come se avessi bevuto una intera bottiglia di vino (ma sono astemia!!!! LOL!). Non so come io sia riuscita ad affrontare l’intera giornata di sabato e la domenica mattina. Eppure, rientrare nella molle routine casa-lavoro è stato ben più difficile. Ho provato nostalgia per molti giorni successivi per la mancanza di spazio aperto, fatica fisica, ritmi serrati e… si, anche un po’ delle vacche! LOL! Sono tornata però con la ferma volontà di cercare di migliorare la mia tecnica equestre quanto le mie possibilità me lo permetteranno.

Un commento speciale su Silver Massarenti, istruttore dello stage (Silver è il suo vero nome, non un nomignolo, per quanto strambo!). E’ una di quelle persone particolari… che hanno vissuto una vita intensa e densa di esperienze fuori dal comune. A 14 anni è andato via di casa verso la Camargue per seguire la sua passione per i cavalli, diventata la sua vita. Esperto di monta da lavoro con vacche e tori, si esibisce in spettacoli, campione internazionale di dressage in stile inglese, ma anche istruttore e addestratore. Insomma, una persona che mi ha incuriosito parecchio. Nonostante tutto questo, è estremamente umile e disponibile, ha sempre mantenuto la calma e la disponibilità pur avendo a che fare con persone di livello veramente principiante come me e Fulvio. Ho notato che ha una estrema sensibilità, nota ogni dettaglio non solo nei cavalli ma anche nelle persone, ciononostante è anche piuttosto diretto e scarno nel suo modo di porsi. Insomma, spero di essere riuscita a descrivere una persona che raccoglie molti aspetti del proprio carattere, anche contrastanti, e molte esperienze da raccontare.

Mi piace molto avere l’opportunità di conoscere e ascoltare qualcuno così diverso e con una vita così differente dalla  mia, sono sicuramente rare persone. Sono stata fortunata nella mia vita ad aver avuto la rara occasione di incontrare dei veri maestri a prescindere dalla disciplina. 

venerdì 6 agosto 2021

Vigilia di ferie più che mai sospirate e attese. Partiamo domani in mattinata. Andiamo in Toscana, un agriturismo con cavalli e butteri. Domenica mattina saremo coi butteri a cavallo a governare mucche oltremodo cornute! Speriamo in bene… ma anche non vedo l’ora!

giovedì 2 luglio 2020



Fermo restando che in tutta la mia vita non mi sono mai sentita davvero parte di un gruppo, ad eccezione di quando avevo 16 anni ed ero negli Scout (e a distanza di anni ho scoperto che anche li’ in realtà c’erano dei gruppi A e gruppi B… e io ingenuamente non me ne sono mai accorta), questa cosa di essere di serie A o di serie B (o C o D…) continua a reiterarsi nella mia vita.
Glisso a volo radente sui tempi della scuola in cui ero immancabilmente nel gruppo “degli sfigati”,
Continuo ad essere nel gruppo B anche in ufficio dove posso constatare che, nonostante io mi sia sempre fatta un discreto mazzo, sono gli altri ad aver avanzamenti e aumenti. E’ vero io non so chiedere e non so rompere le scatole per ottenere… di nuovo ingenuamente credo che il merito vada riconosciuto.

Ma ora siamo all’apoteosi dell’assurdo.
In questo nuovo maneggio la fauna è piuttosto giovane, ma fino al pre-covid, ci si amalgamava abbastanza bene, si organizzavano degli aperitivi o feste compleanni improvvisate, insomma si faceva volentieri un po’ di bisboccia.
Un fondo di leggera “scomodità” nella situazione ammetto di averla sempre sentita… il non sentirsi proprio del tutto a proprio agio… ma l’ho sempre imputato alla differenza di età.
Post-covid scopriamo che loro si ritrovano in piscina, organizzano grigliate o bevute al pub… e immancabilmente noi (io, Fulvio e un paio di altri amici arrivati da mio ex-maneggio) siamo stati totalmente ignorati, non considerati e, cherry on the top, si organizzano con orari, vestiti ecc. di fronte a noi come se non esistessimo proprio!!!! Io trovo che sia il massimo della maleducazione!

Fermo restando che non abbiamo avuto nessun comportamento ne’ male lingua che possa giustificare questo… almeno abbi un po’ di creanza a cercare di non farlo sapere! Che poi se metti le “storie” su Facebook/Instagram/whatsapp…. sei pure un po’ deficiente!

Gruppo B. Immancabilmente gruppo B.
E piu’ che altro io continuo a chiedermi, da anni, da tutta la vita…. Perche’?
Cos’e’ che non mi rende “vincente”?
Cosa mi accomuna a Fulvio e agli altri (cmq diversi da me) per condividere la stessa etichetta di “sfigati”?

Nei rapporti umani di ogni genere senza remore posso dire di metterci l’onesta’. Faccio in ogni caso del mio meglio anche quando gli altri non lo meritano… forse la verità è che la maggior parte delle persone non mettono la stessa onesta’, mostrando semplicemente la facciata, l'esteriorità (e per me una certa pochezza) nei rapporti con gli altri. E fra loro si trovano bene… e con noi invece no.
Boh… questo è un dubbio che mi perseguiterà credo per tutta la vita. Non riuscirò mai a capire perché finisco sempre nel gruppo B.
Penso che sul tema esprimerò un desiderio alle stelle cadenti; che si sa, quasi sempre si avverano.

mercoledì 6 maggio 2020

22 Marzo 2020

Caro papà,
sei arrivato a fine corsa. I funerali non ti sono mai piaciuti, hai sempre cercato di evitarli e a sto giro sei riuscito ad evitare anche il tuo! Sei stato veramente notevole!
Ti auguro buon viaggio qualunque sia la tua prossima destinazione.
Ma per favore... cerca di non far girare troppo le balle dove ti fermerai.
Un abbraccio.

Tua figlia piccola.

giovedì 26 settembre 2019


Mi rendo conto che il detto “comunque fai, sbagli” è dannatamente vero!
In questa situazione del cazzo in cui mi trovo, con mia madre ko per l’Alzheimer e mio padre, che rompe più che mai i coglioni, fermo su una sedia a rotelle, tutti gli altri mia sorella, mio marito, Luca del maneggio, fanno a gara per diventare ancora più insopportabili cercando di farmi andare del tutto fuori di testa!
Mia sorella che ordina pretende ed esige che io sia al suo servizio ma poi lei non mi dice nulla dei suoi programmi.
Fulvio che invece di sostenermi con un po’ di comprensione si incazza, manco fossero problemi a cui è chiamato a provvedere lui.
Luca che, nonostante io mi faccia i cazzi miei e cerchi di rilassarmi almeno un’oretta senza dare fastidio a nessuno, mi dice che sono negligente perché non ho parlato col dentista dei cavalli (presente in quel momento in maneggio) su una cosa peraltro di cui già ero stata aggiornata! Ma che altro discorso dovevo fargli?
IO!!  NEGLIGENTE!!!
Ieri avevo proprio vgl di mandarlo affanculo!

Sono decisamente stufa e stanca e depressa e con poche energie!
Non so perché questa defaillance mi prende sistematicamente a settembre quando comincia a cambiare stagione e temperatura.
Le cose che due settimane prima affrontavo in scioltezza (e parlo di cose divertenti, una cena con amici, una passeggiata a cavallo…) due settimane dopo mi causano stanchezza e fatica!
Diciamo che l’unica cosa positiva è che ormai lo so e quindi quando scatta settembre scatta anche la maggior attenzione a riguardarmi un po’. Certo che in una situazione del genere è comunque una impresa non facile.

E’ pazzesco dover pensare che le persone che ti arrecano più danno sono in realtà proprio quelle che ti stanno più a cuore, quelle che dovrebbero avere cura di te e di cui tu dovresti aver cura in un modo reciproco. E’ invece è proprio il contrario!
Non posso dimenticare quando l’anno scorso, attanagliata da un attacco di panico (non troppo pesante come altri in passato per fortuna) chiamai al telefono mia sorella, la quale era in pizzeria, per avere un conforto dato che ero sola in casa e mi sentii rispondere “pulisci il bagno, cosi ti tieni impegnata e non ci pensi!”. Alla facciazza! Grazie al cazzo per il sostegno e vaffanculo!

Ma poi alla fine, sono io che sbaglio! Io che cerco di essere sempre disponibile, che per anni ho corso dietro a tutti facendo da supporto morale e materiale. Che mi son presa un sacco di calci in faccia rimanendo zitta.
Guarda caso, nel momento in cui ho alzato un po’ la testa perché, diciamocelo, un esaurimento nervoso con ansia e attacchi di panico quanto meno dovrebbe far riflettere, la cosa non è più andata a genio. Il piu’ classico dei clichè!
Ma io un altro esaurimento non ci penso proprio ad averlo, dato tra l’altro che poi me lo devo smazzare da sola perché nessuno, a me, darebbe una mano. E quindi in conclusione direi che possono tutti andare sonoramente affanculo!

giovedì 18 aprile 2019


Una vita per un’altra vita.
Ieri è stata una giornata cominciata con un uomo che si è suicidato all'entrata degli uffici dove lavoro ed e’ finita con la nascita di un bambino nuovo, figlio di un collega.
Strano come a volte si incrocino gli eventi, come se ci fosse un filo che ci unisce tutti.
Chissà. Forse c’è.

Fatto sta che è stata una giornata intensa, difficile sia per chi si e’ trovato in qualche modo direttamente coinvolto nella vicenda, sia per chi non lo è stato.
Non abito a Buenos Aires o vattelappesca, dove eventi di questo genere possono anche non stupire più di tanto.
Abito in un piccolo centro, dove il gossip cittadino arriva prima della testata giornalistica locale.
Non siamo… non sono… avvezza a questo tipo di emozioni.

Ma ieri è anche iniziata una nuova vita. E alla fin fine è stato un pareggio.